Caro carburanti e politiche di risanamento

Sfide e opportunità del settore autotrasporti in tempo di mutamenti

Il quadro dei rincari a cui stiamo assistendo da parecchi mesi a questa parte è una situazione che sta mettendo in difficoltà l’intero comparto dell’autotrasporto e della logistica.
Gli effetti indotti dalla pandemia prima, e dalle dinamiche macro-economiche e geopolitiche poi, stanno impattando negativamente su un settore che rappresenta una parte fondamentale del tessuto economico e sociale del paese.

Decreto legge come manovra di emergenza

Il nuovo decreto legge sul caro energia, entrato in vigore il primo luglio scorso, ha prolungato fino a settembre le iniziative prese per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, con crediti di imposta per aziende energivore o ad alto consumo di gas e per l’acquisto della componente AdBlue per le imprese di trasporto.

Tutto questo è utile però solo nel breve periodo: per la ripresa a lungo termine servono iniziative strutturali e un serrato dialogo con le istituzioni per un cambio di paradigma atto a risanare e a riconvertire la filiera.

Tra timori e aumenti

Costi variabili, inflazione e fluttuazioni di mercato non permettono di stimare correttamente i costi e di renderli sostenibili; questo impatta soprattutto sulle aziende a filiera corta, che non riescono a spalmare gli aumenti nel tempo. E se da un lato questo rappresenta un aumento delle cessazioni di attività, dall’altro vede una crescita di assetti societari più stabili e trasparenti.

L’aumento del carburante – che oggi ha un costo superiore ai 2 euro, contro la media di 1,48 euro dello scorso anno, e che incide per un 30% sui costi di gestione – ma anche del costo degli pneumatici (+57%), dell’additivo AdBlue (+400%) e delle materie prime in genere, sono problemi che si aggiungono oggi a un mancato investimento passato per la riqualifica del settore. Senza dimenticare poi la mancanza di autisti, le condizioni della rete stradale e la compressione del traffico per la seconda metà del 2022, stimata dall’Osservatorio Congiunturale dei Trasporti dell’Ufficio studi di Confcommercio (i dati li trovi qui ).

Tutto quel che serve alla ripresa

In uno scenario di questo genere, cosa si può fare?
Ora come ora è quanto mai urgente coinvolgere istituzioni, imprese e parti sociali per riportare il settore al suo ruolo cardine per l’economia del paese.

In primis, è necessario che vi sia una netta e definitiva riduzione delle imposte sui carburanti che sono tra le più alte d’Europa, è fondamentale una diminuzione del costo del lavoro e una maggiore trasparenza e chiarezza dei contratti, oltre ad una visione che consideri un approccio diverso all’utilizzo delle risorse con il ricorso all’economia circolare, l’incentivazione dei mercati locali e la valorizzazione delle risorse interne per non dipendere al 100% da attori esterni.

Si tratta di rivedere i processi di gestione della supply chain e di rinnovare dinamiche che, con la situazione attuale, non sono più sostenibili e in grado di produrre efficacia ed efficienza.

500 milioni per l’autotrasporto da parte dell’UE

UNATRAS, l’Unione delle associazioni più rappresentative dell’autotrasporto, ha annunciato che “La Direzione generale della Commissione Europea ha dato parere favorevole alla richiesta dell’Italia di concedere contributo pari al 28% della spesa sostenuta nel 1° trimestre del 2022 per spese di gasolio, così come previsto dall’articolo 3 decreto Aiuti”.

Un piccolo spiraglio che vede anche l’Unione Europea impegnata a favorire la ripresa del comparto trasporti e che si aggiunge alle azioni intraprese dal Governo nazionale. Saranno mesi duri, ma cogliere gli aspetti critici di una crisi e trasformarli in opportunità è quello che ogni azienda del nostro comparto è in grado di fare.

E’ facile? No di certo. Ma è certamente possibile se tutti ci impegniamo a ripensare ai cicli produttivi e al miglioramento dei flussi di lavoro, a minimizzare gli sprechi e a far sentire il peso della nostra voce nei tavoli di dialogo con le delegazioni nazionali e internazionali.

Anche noi di GGN ci impegniamo a fare tutto quanto è in nostro potere per aiutare un settore che amiamo profondamente e che abitiamo da ormai 40 anni.

Fonti:

https://www.conftrasporto.it/2022/07/08/trasporti-traffico-passeggeri-in-crescita-nel-2022-resta-stabile-quello-delle-merci/

https://www.conftrasporto.it/2022/07/12/ue-via-libera-ai-50-milioni-di-euro-per-lautotrasporto/

http://www.assotrasporti.org/ultime-notizie/la-preoccupazione-per-il-settore-dellautotrasporto-non-cala-assotrasporti-prende-parte-allaudizione-indetta-dalla-iv-commissione-della-regione-lombardia

https://www.confindustria.tn.it/costi-gasolio-autotrasporto