Come si adegua e si sviluppa il settore trasporti e logistica ai tempi del Covid-19
Prima la Fase 1, poi la Fase 2, ora la seconda ondata: la realtà attuale è che tutti siamo ancora in piena pandemia da Covid 19. Aziende e privati si stanno adeguando per continuare a lavorare e affrontare le varie fasi di un’emergenza sanitaria reale. Ecco un vademecum per i settore dei trasporti, mai stoppato dai decreti.
Il settore dei trasporti e la pandemia
Durante questa pandemia da Covid 19 il problea contagio è reale e presente in ogni giornata e ambito lavorativo: nessuno può dirsi immune, ma esistono certamente categorie più a rischio di altri.
Ovviamente il settore maggiormente a rischio è quello medico-sanitario, costantemente sotto pressione e in prima linea durante ogni fase della pandermia, ma è importante riconoscere che esistono altri settori che passano in secondo piano ma sono estremamente operativi e indispensabili, e dunque esposti al contagio.
In questo articolo ci soffermeremo sul settore logistica e trasporti, che include la vendita di ricambi per veicoli industriali, l’aftermarket automobilistico e le officine, da sempre operativi.
Pur senza conoscere la reale portata del nemico, ricambisti come GGN, carrozzieri e meccanici hanno sempre garantito il servizio, seppur avendo costantemente a che fare con ricambi usati, pacchi nuovi e clienti senza mascherina.
Tutto ciò ha dunque comportato un proseguimento attivo del settore trasporti: ecco quindi un breve ma importante vademecum sulle procedure da adottare per ridurre al minimo il contagio da Covid- 19.
Covid 19: le indicazioni scientifiche e le leggi
Le indicazioni riportate in questo articolo sono tratte dai continui progressi scientifici, dai contenuti dei DPCM e dalle notizie circolanti sulla pandemia da Covid 19, e si indirizzano principalmente a trasportatori, officine e magazzini per garantirne la massima sicurezza e operatività.
Le novità infatti sono tante e possono sfuggire: ma andiamo con ordine.
Il nome COVID-19 è acronimo di CO (Corona), VI (Virus) e D19 (l’anno del contagio) e indica appunto un virus composto da una molecola proteica circondata da uno strato di grasso.
Esso è ancora in buona parte sconosciuto, ma alcuni punti fermi ci sono:
- ha un periodo d’incubazione da 2 a 11 giorni (massimo 14)
- è un virus respiratorio che si diffonde attraverso saliva, tosse o starnuti, e con le mani portatealla bocca, agli occhi o al naso
- si riproduce entrando in contatto con l’essere umano
- sopravvive su superfici come cruscotti, sedili, scatole, pezzi di ricambio, eccetera anche perdiversi giorniCambiare modo di lavorare e adattarsi al cambiamento è dunque indispensabile per andare avanti e superare l’emergenza senza troppi danni.
Ecco qualche consiglio utile per limitare il contagio anche nel settore trasporti.
Covid 19: 5 consigli per il settore trasporti
Il primo consiglio che arriva dalle autorità e dall’OMS è la richiesta di far compilare sempre un’autodichiarazione a visitatori, trasportatori, fornitori, eccetera: in questo documento devono riassumere il loro stato di salute con la temperatura corporea, oltre alle informazioni di possibili contatti a rischio nel periodo degli ultimi 14 giorni.
Il secondo consiglio riguarda l’adozione diffusa dello smartworking, ove possibile, oltre all’imposizione di utilizzare mascherine (possibilmente FFP2) e guanti. Va inoltre verificata la temperatura a ogni inizio turno e mantenuta costantemente una distanza minima superiore a 2 metri.
Il terzo consiglio, per quanto scontato, è relativo alla pulizia giornaliera: vanno infatti igienizzate, e possibilmente disinfettate correttamente con prodotti a base alcol o cloro, tutte le superfici aziendali e dei mezzi di trasporto. Inoltre è necessario arieggiare l’abitacolo dei mezzi aprendo le portiere per 15 minuti.
Il quarto consiglio riguarda l’osservanza del periodo di permanenza del virus sulle superfici degli oggetti in uso, come documenti e pacchi: è dunque opportuno neutralizzarne il possibile carico virale prima di maneggiarli, ponendoli in appositi box o all’esterno per 24 ore.
Il quinto e ultimo consiglio del nostro vademecum per il settore trasporti si rivolge direttamente ai datori di lavoro, parte fondamentale della lotta contro il Covid-19: vanno apposti cartelli molto visibili con chiare indicazioni sulle modalità di comportamento da adottare per contenere il contagio, senza dimenticare d’indicare anche i siti ufficiali del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore della Sanità e dell’OMS.
Concludiamo con un consiglio base ma davvero importante: oltre a indossare correttamente la mascherina, questa va cambiata (gettata) spesso, senza mai scordarsi di lavare accuratamente le mani più volte al giorno.